55 anni: la timeline
La storia dei primi cinquantacinque de Il Bisonte è un tutt’uno con la biografia del suo fondatore Antonio di Filippo, detto Wanny. Nato in Veneto, fin da piccola mostra una grande propensione per la creatività, ma il padre lo spinge a iscriversi a un istituto tecnico. Wanny non conclude gli studi, si fa assumere come apprendista in un’officina e coltiva la sua passione per l’arte seguendo per corrispondenza lezioni di pittura di una scuola parigina.
Diventato rappresentante di ricambi per auto, fa frequenti trasferte di lavoro in Sardegna. Lì, in pieno spirito hippie, durante i week-end intreccia pelli e crea braccialetti e cinture che regala agli amici. Propone le sue creazioni a un’azienda che le rifiuta giudicandole troppo originali e tecnicamente inattuabili. Wanny non si scoraggia e insieme alla moglie Nadia decide che sarà lui stesso a produrre quanto ha disegnato.
La prima sede de Il Bisonte è uno scantinato nel cuore di Firenze. I primi a comprare le sue borse sono i nobili fiorentini che abitano in zona e i turisti di passaggio (tra cui Ralph Lauren). Gli altri arrivano a breve grazie al passaparola.
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1970
La storia dei primi cinquantacinque de Il Bisonte è un tutt’uno con la biografia del suo fondatore Antonio di Filippo, detto Wanny. Nato in Veneto, fin da piccola mostra una grande propensione per la creatività, ma il padre lo spinge a iscriversi a un istituto tecnico. Wanny non conclude gli studi, si fa assumere come apprendista in un’officina e coltiva la sua passione per l’arte seguendo per corrispondenza lezioni di pittura di una scuola parigina.
Diventato rappresentante di ricambi per auto, fa frequenti trasferte di lavoro in Sardegna. Lì, in pieno spirito hippie, durante i week-end intreccia pelli e crea braccialetti e cinture che regala agli amici. Propone le sue creazioni a un’azienda che le rifiuta giudicandole troppo originali e tecnicamente inattuabili. Wanny non si scoraggia e insieme alla moglie Nadia decide che sarà lui stesso a produrre quanto ha disegnato.
La prima sede de Il Bisonte è uno scantinato nel cuore di Firenze. I primi a comprare le sue borse sono i nobili fiorentini che abitano in zona e i turisti di passaggio (tra cui Ralph Lauren). Gli altri arrivano a breve grazie al passaparola.
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1970 - 1980
Insieme ai primi clienti arriva anche il nome del brand. E’ Wanny stesso a sceglierlo, in omaggio all’animale che da sempre considera il suo totem valoriale, fatto com’è di forza e mansuetudine, di coraggio e resilienza. Disegna anche il logo, ma il suo primo bisonte è così placido da sembrare una mucca. Dieci anni dopo, nel 1980, modificherà il profilo dell’animale e aggiungerà una stella, dando forma al marchio che tutt’ora connota tutte le creazioni del brand.
Wanny si dedica con grande passione all’attività artigianale. Nel 1972 partecipa a Pitti Immagine Donna e riscuote uno straordinario successo. Nel 1973 la sede de Il Bisonte si sposta a Palazzo Corsini in Via del Parione, dove hanno tutt’ora sede anche gli uffici e lo showroom. Arriva ad aiutarlo Luciano, allora sedicenne e poi per quasi 40 anni capo-fabbrica dell’azienda.
Sono anni di grande fermento creativo: Wanny disegna alcune delle icone intramontabili de Il Bisonte come le trasformabili Caramella (1973), Maremmana (1974) e Vagabonda (1976) e i primi zaini.
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1980 - 1990
Fra i primi clienti del negozio di Firenze ci sono molti americani, ma bisogna aspettare i primi anni Ottanta prima che Il Bisonte cominci a essere venduto nei negozi più famosi di New York e Long Island, come Barney, Bloomingdale, Bendel, Macy’s, Ann Taylor e Trees.
Nel 1984 vengono inaugurati i primi negozi monomarca di Parigi (all’interno della Galerie Véro Dodat sulla Rive Droit) e di Milano (in Via della Madonnina, nel cuore di Brera).
Insieme alla rete commerciale cresce anche l’azienda: nel 1985 agli uffici di Via del Parione si aggiunge lo stabilimento di Pontassieve, un paese al centro del leather district dell’area fiorentina.
Nel 1986 arriva il secondo negozio parigino, in Rue de Cherche Midi, sulla Rive Gauche e nel 1987 l’insegna de Il Bisonte si accende anche a New York, in Thompson Street.
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1990 - 2000
Nel 1999 ha inizio la grande avventura giapponese, con l’apertura a Kyoto del primo di 51 negozi. Il Bisonte e il suo fondatore Wanny, forti del loro stile inconfondibile, diventano immediatamente delle vere e proprie icone del made in Italy e dell’italianità.
Nel frattempo, in provincia di Firenze, prende forma l’universo produttivo a KM30 de Il Bisonte: grazie alle relazioni di fiducia costruite nel tempo con i più bravi artigiani e i migliori fornitori, la filiera d’eccellenza del brand rimane radicata nel cuore della Toscana, al centro di un territorio che da millenni produce la miglior pelle e i migliori tessuti del mondo.
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2000 - 2010
Nel 2001 lo stabilimento produttivo di Pontassieve si ingrandisce e si sposta in una nuova sede.
Nel 2003, in segno di riconoscimento verso la terra in cui l’azienda è nata e cresciuta, Il Bisonte comincia a sostenere come main sponsor la squadra femminile di pallavolo Azzurra Volley di San Casciano (ora Il Bisonte Azzurra Volley), che dal 2012 milita in serie A.
Nel 2008 viene aperto il secondo negozio monomarca a Roma, in Via dei Coronari.
Nello stesso anno prende avvio il progetto di collaborazione che lega Il Bisonte a Palazzo Strozzi, la più prestigiosa sede espositiva fiorentina dedicata all’arte moderna e contemporanea. Per ciascuna mostra l’azienda crea la borsa del Family Kit, un piccolo capolavoro di creatività e raffinata artigianalità che accompagna grandi e piccini alla scoperta dei capolavori esposti.
L’avventura nel mondo dell’arte prosegue, dal 2017, anche all’Accademia di Brera per la quale Il Bisonte ha creato la borsa Piera e un’intera linea di accessori in pelle.
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2010 - 2020
Nel 2010 Il Bisonte celebra il suo quarantesimo anniversario con eventi in Italia e Giappone e lancia il suo primo store online.
Tra il 2012 e il 2018 il brand consolida la sua presenza nel Far East con l’apertura del primo negozio monomarca a Seoul, di tre punti vendita a Jakarta e di tre negozi e un pop-up store a Hong Kong, all’interno dei prestigiosi mall IFG e K11.
È invece del 2019 il grande ritorno a New York, con l’inaugurazione della boutique di Bleecker St.
Nel luglio 2019, alla vigilia dei festeggiamenti per il suo cinquantesimo anno di attività, Il Bisonte viene acquistato da Look Holdings Inc., società quotata alla borsa di Tokyo e storico distributore del brand in Giappone.
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2020 - 2025
Nel 2020, in piena pandemia, Il Bisonte celebra i suoi primi 50 anni di attività donando alla città di Firenze un’installazione vegetale, realizzata con 50 querce trentennali piantate nel parco di San Donato a Novoli come simbolo vivente dei valori dell’azienda e della sua volontà di contribuire al cambiamento positivo del pianeta nel segno della sostenibilità.
Con questo stesso intento, nel 2022 Il Bisonte inizia la collaborazione con Orti Dipinti, un community garden nel cuore del centro storico di Firenze, unico del suo genere all’interno di un’area Unesco. L’investimento dell’azienda, nato da una profonda condivisione di valori, ha permesso di rinnovare integralmente l’orto urbano, di dotarlo di illuminazione e di un sistema di controllo digitale dell’irrigazione di piante e fiori e di sviluppare programmi didattici rivolti alla cittadinanza e agli studenti internazionali.
Coerentemente con il suo impegno costante per la responsabilità ambientale, nel 2023 Il Bisonte ha sostenuto l’ente statunitense Wildlife Conservation Society (WCS), che per più di 100 anni ha lavorato per proteggere l’animale simbolo del brand (il bisonte) e favorirne il ripopolamento.
Nel 2023 il brand inaugura la collaborazione con il celebre interior designer newyorkese Shawn Henderson che firma una capsule collection di design (There’s a home for everything) che comprende preziosissimi oggetti per la casa realizzati con scocche di legno prodotte artigianalmente da falegnami toscani e rivestite in pelle. La collezione si amplia nel 2024, con la presentazione al Fuori Salone di The Keepsake Box.
Del 2024 è anche l’inizio della colab con la globetrotter, trendsetter e fondatrice di YOLO Journal Yolanda Edwards, che ha reinterpretato una borsa iconica delle ultime collezioni trasformandola nell’accessorio perfetto per le viaggiatrici.
Per marzo 2025 è prevista l’apertura del primo pop-up store Il Bisonte a Singapore, un primo passo strategico per l'espansione del marchio nel mercato asiatico, in linea con il piano di sviluppo quinquennale presentato da Look Holdings Inc., che guarda con particolare interesse anche a mercati storicamente chiave come il Giappone e gli Stati Uniti.
Ad oggi Il Bisonte viene distribuito in oltre 30 paesi. 57 sono le boutique monomarca nel mondo, 51 delle quali in Giappone dove, per il 2025, sono previste altre aperture.